Home » » A Cuba per protesi al pene
Un passo storico per la medicina a Cuba. A L’Havana, nella Clinica central ‘Cira Garcia’ è stato impiantato un dispositivo medico di ultima generazione: la protesi peniena idraulica tricomponente. La ‘firma’ sui primi interventi è tutta italiana: il chirurgo che ha effettuato due operazioni è il ricercatore Gabriele Antonini, dell’Università Sapienza di Roma. «Con i colleghi urologi cubani abbiamo creato un centro medico per il benessere sessuale maschile - spiega all’Adnkronos Salute Antonini - che crediamo possa diventare nel tempo un riferimento internazionale per tutti i problemi legati alla sessualità». «Il governo ha sviluppato un servizio di ‘medicina turistica’ per tutti quei pazienti che provengono da altre nazioni, che vogliono avvalersi delle alte competenze e della perfetta organizzazione del sistema sanitario dell’isola - prosegue - Per me è un privilegio e un onore partecipare a questo progetto che trasformerà questo Paese nel centro di riferimento mondiale per la cura del benessere sessuale maschile». A costi inferiori rispetto ai Paesi occidentali. «Cuba permette di poter mantenere calmierati i costi a tutto vantaggio dei pazienti - precisa il medico - Questa è una chirurgia fortemente risolutiva per i problemi di deficit erettile organici, come nel caso del diabete, o per i pazienti che hanno avuto una chirurgia della prostata o del colon retto post malattia oncologica». «I medici cubani sono tra i più preparati al mondo - aggiunge Antonini - e Cuba da sempre ha sviluppato un servizio sanitario di altissimo livello. Sono uno dei pochi urologi al mondo a effettuare questa tecnica mininvasiva e questo mi ha dato grande visibilità in Sud America. Oggi con la globalizzazione e la possibilità di connettere tramite la rete milioni di persone, ho avvertito forte la necessità di capire se potevamo sviluppare una collaborazione dall’altra parte del globo. Volevo trovare la possibilità di creare un centro di riferimento vicino alla cultura latina». Ma che tipo di protesi peniena è ‘sbarcata’ a Cuba? «È un dispositivo idraulico formato da tre componenti - illustra Antonini - due cilindri, un piccolo serbatoio e un meccanismo di attivazione totalmente invisibili perché sono impiantati all’interno dei corpi cavernosi del pene. Va a sostituire il meccanismo idraulico fisiologico dell’erezione utilizzando soluzione fisiologica al posto del sangue. Si utilizza un accesso chirurgico mini-invasivo di appena due centimetri alla base del pene, che permette di eseguire l’impianto».
(06 May 2017 - Ore 14:25)
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